09/03/2007

Gioite

Se riesci a sopravvivere, dicono, prima o poi qualcosa di eccezionale deve pur capitarti. A volte accade; accadrà (prima o poi) anche al sottoscritto. Forse cambio lavoro, e già questo sarebbe un ottimo motivo per brindare alla faccia di chi mi vuole funkazzista, poi, per la prima volta nella vita mi rendo conto di essere contento per la realizzazione di qualcun altro (strano, molto strano). Che mi stia tramutando in una sorta di Saul del nuovo millennio, o è solo merito della roba più costosa che mi passa sottobanco il mio amico farmacista? Perché domandarselo poi, non ne vedo il motivo.
Già, non lo vedo anche perché comincio sensibilmente a perdere diottrie, e come se non bastasse ogni tanto macchie scure scorrono da una parte all’altra del mio campo visivo: ripetuti dejavu di gatti neri che si fanno lo stesso percorso più volte solo per il mero gusto di portarmi sfiga.
Fortunatamente non sono superstizioso, non sono nemmeno supersfigato a dirla tutta; a tal proposito stasera si esce a rimorchiare quarantenni ubriache che escono barcollando dalla discoteca, ovviamente sperando di non finire la serata in un lago di sangria mista salsa cocktail con contorno di mimosa pochi minuti dopo.
Osservazione n°1: la pioggia in primavera è buona cosa perché fornisce un alibi per non aver lavato l’auto.
Vivo di computer da qualche settimana, ma da ieri ho deciso di diminuire sensibilmente la dose giornaliera. L’ho capito nel momento in cui ho confuso i tasti del telefono con quelli della tastiera;
ho chiamato il 9438865*** al posto del 3492265***, e neanche a farlo apposta ha risposto una signorina molto educata che mi ha rammentato del numero errato.
Osservazione n°2: le soluzioni ai problemi passano attraverso errori involontari.
Sono contento soprattutto del fatto che presto ricomincerò a sciogliermi (causa temperatura), meno lo sarà mia madre che dovrà inseguirmi mocio vileda alla mano per tutta la casa.
È possibile che questo sia l’ultimo post prima che il caldo ricominci a farsi sentire; forse più che una possibilità visto che le mie dita hanno già cominciato a gocciolare e trovo faticoso persino scrivere senza macchiare. Ma questo è un problema che per il momento non mi pongo, come disse l’impastatore del dash.
Osservazione n°3: spesso è sufficente pensare a Fabio Concato per comprendere quanto di buono abbiamo fatto finora.

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