09/11/2007

Braille

Chi nasce aforisma non è in grado di spiegare pienamente ciò che vorrebbe gli altri sapessero. Io sono un aforisma. Sono una frase letta ad alta voce della durata di pochi istanti e che per molti è troppo complicata per essere ricordata o capita.
Gli aforismi si perdono nella quotidianità, nelle luci, negli istinti estinti in pochi istanti, negli alberi di Natale che disprezzano perché magnolie addobbate, nei cancelli che si chiudono per ogni porta che si era aperta, nella punta di una matita che fora la carta tenuta a sbalzo.
L’aforisma è a se stante e non ha bisogno di dare spiegazioni su di sé, esce praticamente solo la sera perché di giorno studia per diventare prosa o poesia o proverbio. Non ha organi, non ha polmoni, non ha arti, ma arte, da qualche parte. È molto spesso malinconico.
L’aforisma si prenota e poi si pente all’ultimo momento, soprattutto se non c’è più nemmeno (permettetemi) un brandello di muro da abbattere, perché è troppo tardi, e le mattonelle le usano gli altri per costruirsi un futuro. Siamo tangenti ai cerchi della gente, che tocchiamo e salutiamo, per paura di disturbare o di essere intersecati. Molti preferiscono Trieste a Milano, alcuni soggiornano a Ferrara, altri ancora scelgono l’Inghilterra come meta turistica; tutti però amano spostarsi e vanificarsi come frasi sussurrate ai sordi.
L’aforisma viaggia senza biglietto e si nasconde sull’ultima carrozza sperando nella pigrizia del controllore. Molte volte perde il treno e rimonta una o due fermate successive: dipende dall’eco.
Gli aforismi sono cocci di poemi o emozioni, sono aringhe pescate sui monti, sono palindromi che letti al contrario hanno lo stesso identico corpo ma maggiore enfasi, sono i tasti della calcolatrice una volta terminate le palline sull’abaco.
Sanno leggere in braille perchè credono che l’amore sia cieco.
L’aforisma è tutto quello che vi avrei voluto dire e non vi ho scritto, ciò che vi avrei voluto scrivere e non vi ho detto; colpa mia, più che dell’amore.

P.S.
prestami il moscone che vado in Nord Europa, Montone.