10/11/2006

Disincagliandomi

Ciò che seguirà è quanto da me sfornato domenica sera poco prima delle otto. Pessimo post, emo, ma purtoppo sono anche questo. Daltronde, non resterebbe forse che rinchiuderci tutti in grossi acquari, se non fossimo consapevoli che, tra noi, c'è anche chi, dall'altra parte, interpreta?

Uscirne, prima di tutto. Ripercorrere; senza soffermarsi sugli errori, deviando lo sguardo ad ogni tuo incontro.
Sogno, per questo vivo. Non dovrò uccidere la mia coscienza una volta sveglio, non dovrò per conto di qualche timido silenzio. Spero di non querelarmi una volta partorita l’idea di offendermi; spero Freud abbia omesso una corte d’assise nelle sue interpretazioni. Ho finito le illazioni perché ho cessato d’odiarti. Ho sepolto l’orgoglio e accennato un sorriso: voglio un altro nome per cui soffrire, un altro abisso in cui affondare.
Un’altra voce per riemergere.

1 comment:

Moratz said...

"Ho sepolto l’orgoglio e accennato un sorriso: voglio un altro nome per cui soffrire, un altro abisso in cui affondare."

Mitica frase...

Spero tu possa trovare qualcuno che ti voglia Bene(Carmelo)...